Quaderni di Spoletium

L’Accademia Spoletina, così chiamata a partire dal 1900, è erede della quattro volte centenaria Accademia degli Ottusi di cui conserva l’emblema (un rinoceronte) e il motto («exacuet»). Secondo lo Statuto approvato con D.P.R. del 21.7.1972 essa si propone di «stimolare nella città e nel territorio di Spoleto l’attività delle lettere, delle arti, della ricerca scientifica ed umanistica ed ogni altra forma di vita culturale». A partire dal 1932 la sede dell’Accademia è nel Palazzo Mauri, in via Brignone, attualmente in restauro. È retta da un novemvirato che elegge nel suo seno un Presidente, un Segretario e un Tesoriere. Riceve un contributo annuale dal Ministro dei Beni Culturali e aiuti finanziari dagli Istituti di Credito cittadini. Amministra la Borsa di Studio «Stefanelli» in favore degli studenti meritevoli della città. Tra le molte attività spicca oggi quella editoriale. Ha una rivista propria «Spoletium», fondata nel 1956 dall’attuale Direttore Giovanni Antonelli, ed una folta serie di studi di storia, arte, archeologia, ecc. di interesse non solo locale, che affonda le sue radici nella seconda metà dell’Ottocento, quando furono pubblicati gli scritti dello storico spoletino, Achille Sansi, Segretario dell’Accademia. Dopo di lui molti illustri nomi hanno contribuito alla buona reputazione scientifica dell’istituzione con scritti e testimonianze: G. Sordini, L. Fausti, L. Pompilj, C. Bandini, M. Salmi, C. Pietrangeli, C. Marchesi, G. Devoto, S. Quasimodo, A. Moravia, G.B. Salinari, N. Ginzburg, R. Manselli, A.M. Ghisalberti, G. Carandente, B. Toscano, F. Cardini... Da una iniziativa dell’Accademia Spoletina nacque il centro di Studi sull’Alto Medioevo. Tra le pubblicazioni disponibili esiste uno studio documentato sulla storia dell’Accademia fino ai nostri giorni